
Un blog di Riccardo Russo sull'informatica e la programmazione, si trovano anche informazioni riguardo a star trek e alla fantascienza.
giovedì 20 novembre 2008
Finalmente la convention star trek inizia!

mercoledì 19 novembre 2008
Star Trek, a pochi giorni dalla convention STIC, vediamo che cos'è
« Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la
sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca
di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai
giunto prima. »
Chi, fra voi, non ha mai sentito almeno una volta questa frase? Star Trek è una serie televisiva che ha avuto inizio negli anni 60 (1966) ideata da Gene Roddenberry. La serie conta 6 serie, tra cui una a cartoni animati: classica (TOS), la serie animata (cartoni animati) the motion picture, detta anche the animated series (TAS), the next generation (TNG), Deep Space Nine (DS9), voyager (VOY), enterprise (ENT).
Tutti gli episodi rispettano le norme stabilite dalla federazione: la prima direttiva.
La "Prima direttiva" è la fondamentale norma etica che impedisce alla Federazione dei Pianeti Uniti di interferire con le civiltà meno progredite, limitando di fatto i contatti con gli altri popoli che non abbiano ancora scoperto la propulsione a curvatura. La prima direttiva - ideata dallo scrittore di fantascienza Theodore Sturgeon - costituisce il sottotema di molti degli episodi della serie originale di Star Trek e delle serie successive.
Alcune fonti provengono da wikipedia e dal mio sito internet tecnofree.netsons.org
Nozioni fondamentali sul java
Java è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti, derivato dal C++ (e quindi indirettamente dal C) e creato da James Gosling e altri ingegneri di Sun Microsystems. La piattaforma di programmazione Java è fondata sul linguaggio stesso, sulla Macchina virtuale Java (Java Virtual Machine o JVM) e sulle API Java.
Java venne creato per soddisfare quattro scopi:
- essere orientato agli oggetti
- essere indipendente dalla piattaforma
- contenere strumenti e librerie per il networking
- essere progettato per eseguire codice da sorgenti remote in modo sicuro
La prima caratteristica, l'orientamento agli oggetti, si riferisce a un moderno metodo di programmazione e progettazione, la programmazione orientata agli oggetti (OOP). L'idea alla base della OOP è di rappresentare, nella progettazione del software, le entità reali o astratte che compongono il problema sotto forma di oggetti. Gli oggetti sono caratterizzati da delle proprietà (definite variabili o campi di istanza o di esemplare) e di metodi applicabili sugli oggetti stessi, che possono ad esempio modificarne lo stato o estrarne informazioni. I programmi scritti in Java possono essere unicamente orientati agli oggetti, di conseguenza tutto il codice deve essere necessariamente incluso in una classe. Sebbene Java possa operare sia su oggetti che su tipi di dati primitivi, è considerato un linguaggio ad oggetti puro, ovvero nel quale gli oggetti sono le entità di base del linguaggio, anziché essere costruiti partendo da costrutti ad un inferiore livello di astrazione.
La seconda caratteristica, l'indipendenza dalla piattaforma, significa che l'esecuzione di programmi scritti in Java deve avere un comportamento simile su hardware diverso. Si dovrebbe essere in grado di scrivere il programma una volta e farlo eseguire dovunque. Questo è possibile con la compilazione del codice di Java in un linguaggio intermedio detto bytecode, basato su istruzioni semplificate che ricalcano il linguaggio macchina. Il bytecode verrà quindi eseguito da una macchina virtuale. Inoltre, vengono fornite librerie standardizzate per permettere l'accesso alle caratteristiche della macchina (come grafica e networking) in modo unificato. Il linguaggio Java include anche il supporto per i programmi con multithread, necessario per molte applicazioni che usano la rete. La portabilità è un obiettivo tecnicamente difficile da raggiungere, e il successo di Java in questo ambito è materia di alcune controversie. Sebbene sia in effetti possibile scrivere in Java programmi che si comportano in modo consistente attraverso molte piattaforme hardware diverse, bisogna tenere presente che questi poi dipendono dalle macchine virtuali che sono programmi a sé e che hanno inevitabilmente i loro bug, diversi l'una all'altra: per questo è nata una parodia dello slogan di Sun "Scrivi una volta, esegui dovunque" ("write once, run everywhere"), che è diventato "Scrivi una volta, fai il debug ovunque" ("write once, debug anywhere").
Con il linguaggio java è infatti possibile scrivere il programma una volta, compilarlo e poi eseguirlo sotto windows, mac o un sistema unix (che abbiano sopra una macchina virtuale) senza doverlo ricompilare.
Con questo concludo la parte teorica, più avanti spiegherò come si scrivono programmi in java in questo stesso articolo!